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Con l’emergenza COVID-19 abbiamo imparato che per convivere con il virus sono tre le misure di sicurezza principali da mettere in pratica:
Ci sono alcune attività necessarie che sono però incompatibili con l’adozione di alcune di queste misure: una di queste è la visita dal dentista.
Durante la visita dal dentista, infatti, il paziente non può indossare la mascherina (deve farlo in sala d’attesa e a visita conclusa ma non quando il dentista sta realizzando un trattamento o un controllo all’interno della bocca) e, sempre durante la visita, paziente e dentista si trovano a distanza piuttosto ravvicinata (circa 40 cm).
Questo significa che andare dal dentista è una pratica poco sicura? Assolutamente no.
In questo articolo vi spieghiamo perché lo studio dentistico è un luogo con alti livelli di sicurezza anche durante l’emergenza COVID-19 e perché è importante non rimandare gli appuntamenti che riguardano la salute orale anche (e soprattutto) in questo difficile momento.
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus noi dentisti abbiamo sempre ripetuto che gli studi dentistici - già prima della pandemia - erano attrezzati con tutte le misure di sicurezza necessarie per minimizzare il rischio di contagio.
Cosa vuol dire che gli studi dentistici già prima della pandemia erano luoghi con elevatissimi standard di sicurezza?
Chi lavora in uno studio dentistico è da sempre esposto a un certo rischio biologico a causa del contatto con la saliva e il sangue dei pazienti.
Siccome questo rischio biologico è una costante nel lavoro del dentista, anche prima dell’emergenza COVID-19 gli studi dentistici mettevano già in atto tutte le procedure necessarie per minimizzare il rischio di qualsivoglia contaminazione crociata.
Con la crisi sanitaria attuale le misure si sicurezza all’interno dello studio dentistico si sono ulteriormente rafforzate tenendo in considerazione la modalità di diffusione del nuovo Coronavirus.
La differenza principale tra i virus dai quali i dentisti sono sempre stati abituati a “difendersi” e il nuovo Coronavirus è che quest’ultimo si contagio attraverso la saliva, e non attraverso il sangue.
Quando il dentista utilizza nella bocca del paziente strumenti rotanti (come il “trapano” che si utilizza per otturare una carie), l’attrito dello strumento nebulizza le goccioline di saliva che rivestono la superficie del dente creando il famoso “aerosol”.
Quando utilizziamo strumenti che provocano aerosol utilizziamo anche la doppia aspirazione di saliva in modo tale da “intrappolare” quante più particelle di saliva possibile; inoltre, dopo ogni paziente i dentisti disinfettano le superfici dello studio e si assicurano di aerare l’ambiente per almeno 10 minuti.
In ultimo, prima di visitare un paziente, gli chiediamo di fare uno sciacquo con uno specifico colluttorio: alcuni studi hanno dimostrato che dopo il suo utilizzo l’eventuale carica virale presente nella bocca del paziente diminuisce.
Esistono diversi tipi di mascherine: quelle chirurgiche sono quelle “classiche” di solito di colore azzurro, che sono utili quando una persona è ammalata per non diffondere l’infezione: se tutti le indossiamo nei luoghi pubblici (partendo dal presupposto che ognuno di noi potrebbe essere asintomatico ma comunque contagioso senza saperlo) tutti ci proteggiamo a vicenda.
Ci sono poi le mascherine FFP2 che sono dotate di un sistema di filtrazione ancora più efficace: per la massima sicurezza, il dentista utilizza entrambe le mascherine, la FFP2 e - subito sopra - indossa quella chirurgica.
Inoltre, per certe procedure il dentista può indossare anche una visiera protettiva che fa da scudo tra lui e il paziente.
Con ogni paziente, poi, il dentista utilizza un camice e guanti monouso.
La salute dei denti e delle gengive non va sottovalutata: un controllo periodico (di solito annuale, più frequente se il dentista lo ritiene necessario) ci permette di intervenire tempestivamente risolvendo determinate situazioni che, se trascurate, possono portare a conseguenze negative causando patologie più gravi che diventano poi più difficili e dispendiose da trattare.
Uno studio dell’Università dell'Aquila e Tor Vergata ha evidenziato come durante il lockdown la salute orale degli italiani abbia sofferto un calo importante soprattutto per due ragioni:
Per questo motivo la prevenzione e l’attenzione alla salute orale sono importanti anche durante l’emergenza COVID-19: recatevi dal vostro dentista con fiducia, lo studio dentistico da sempre - e a maggior ragione in questi mesi - è un luogo con altissimi standard di sicurezza dove le possibilità di contagio vengono ridotte al minimo grazie allo sforzo di operatori sanitari e pazienti.
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