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Dentifricio al carbone attivo e spazzolini con setole al carbone attivo: da un po’ di tempo a questa parte il carbone attivo è diventato un ingrediente di tendenza in tantissimi prodotti di cosmetica e per l’igiene orale (per lo sbiancamento dei denti in particolare).
Non sempre però le tendenze sono supportate da evidenze scientifiche con il rischio che, talvolta, pratiche dannose per la salute vengano scambiate per buone abitudini, con tutte le conseguenze negative del caso.
In questo articolo vedremo cos’è il carbone attivo, come funziona e se è sicuro utilizzarlo per sbiancare i denti!
Si tratta di una polvere a grana fine ricavata da legno, gusci di cocco e altre sostanze naturali che vengono ossidate a caldo.
È una sostanza altamente assorbente e viene utilizzata per assorbire e rimuovere le tossine (per questo molti prodotti che contengono carbone attivo vengono associati alla parola “detox”).
Siccome è leggermente abrasivo, e per la proprietà capace di rimuovere le tossine, viene pubblicizzato come un prodotto capace di sbiancare i denti.
La verità è che non lo sappiamo con certezza ma gli studi scientifici pubblicati fino ad ora suggeriscono che questo prodotto non sia del tutto sicuro e che quindi non andrebbe utilizzato.
Un report del 2017 della American Dental Association evidenzia come non vi siano studi scientifici che dimostrino la sicurezza del carbone attivo per i denti.
Vi ricordate quando abbiamo parlato del bicarbonato di sodio dicendo che usarlo per lavare i denti è dannoso perché può danneggiare lo smalto?
Con il carbone attivo accade esattamente la stessa cosa: anche il carbone attivo è una sostanza abrasiva che, quindi, può nel breve termine far apparire i denti più bianchi perché “gratta via” le macchie superficiali.
Il rischio però è che gratti via anche lo smalto dentale esponendo quindi la dentina sottostante che è di colore giallo: in questo modo non solo i denti assumerebbero un colore più giallognolo ma sarebbero maggiormente esposti a problemi di sensibilità dentale.
Questo è un altro importante aspetto da tenere in considerazione: un dentifricio per essere efficace contro la carie deve contenere fluoro, una sostanza indispensabile per la corretta mineralizzazione dei denti.
La maggior parte dei dentifrici al carbone attivo non contiene fluoro e, quindi, non è adatto nel contrastare la carie.
Come dicevamo prima, può sbiancarli in maniera superficiale con il rischio però di rovinare lo smalto.
Inoltre particelle di carbone attivo (che è di colore nero) potrebbero accumularsi nelle crepe o fessure dei denti (ma anche su faccette, ponti, corone e otturazioni bianche) lasciando un colore nero-grigiastro.
Tutto quello che abbiamo detto per il dentifricio al carbone attivo vale per gli spazzolini al carbone attivo.
Anche per gli spazzolini non ci sono studi scientifici che ne dimostrino la sicurezza e il loro uso può danneggiare lo smalto dentale per via delle setole abrasive.
In conclusione quindi, sia dentifricio sia spazzolino al carbone attivo non sono consigliati dai dentisti.
Se il nostro obiettivo è sbiancare i denti ci sono modi del tutto sicuri per farlo!
È comunque fisiologico e normale che il colore dei denti cambi con il passare del tempo: per ripristinare il bianco naturale si può ricorrere allo sbiancamento dentale professionale!
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