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Infanzia, adolescenza, età adulta, terza età: ogni fase della vita porta con sé diversi cambiamenti nell’aspetto fisico, una serie di “metamorfosi” che riguardano tutte le parti del nostro corpo, denti compresi.
Conoscere questi cambiamenti è importante per sapere in anticipo quando è necessario prestare ancora più attenzione al nostro cavo orale.
Andiamo a vedere come cambiano i denti nel corso della vita di una persona, e quali sono i fattori a cui bisogna stare attenti!
La comparsa dei primi dentini da latte avviene circa verso i 6 mesi di vita ma ci sono bambini che cominciano con la dentizione già a 3/4 mesi, mentre altri dovranno aspettare a volte i 12 mesi (o oltre!) per vedere spuntare il primo dentino!
La pulizia dei denti deve avvenire con l’eruzione del primo dentino: basta uno spazzolino adatto (in farmacia se ne trovano già per i primi mesi di vita), senza necessità di dentifricio.
I denti da latte sono in tutto 20 e di solito la dentizione è completa attorno ai 3 anni di età: è in quel momento che si consiglia la prima visita di controllo dal dentista, non solo per verificare la presenza di eventuali carie, ma anche per determinare la corretta eruzione di tutti i denti.
Attorno ai 6 anni di età (ma anche in questo caso alcuni bambini potranno iniziare a 4 anni, altri ben dopo i 7) i bimbi cominciano a perdere i denti da latte che verranno sostituiti dai denti definitivi.
Con la perdita dei primi denti da latte (di solito si tratta sempre di un incisivo inferiore o superiore) spuntano i molari permanenti (questi ultimi erompono ma non sostituiscono nessun dente da latte); di solito entro gli 8/9 anni gli incisivi superiori e inferiori e laterali superiori sono caduti e sono stati rimpiazzati dai denti definitivi.
Non dobbiamo preoccuparci se il bambino ha gli incisivi separati: quello spazio “extra” verrà occupato mano a mano che erompono gli altri denti definitivi; nel caso non ci fosse abbastanza spazio, infatti, il bambino potrebbe andare incontro a un problema di affollamento dentale.
Dai 9 ai 13 anni circa erompono tutti i restanti denti definitivi che, in totale, sono 32.
Verso i 18 anni (ma potrebbe essere anche prima o molto dopo) possono uscire i terzi molari (i denti del giudizio) che in alcuni individui però non erompono affatto.
Nel periodo della dentizione mista tardiva è importante sottoporre il bambino ai controlli periodici dal dentista per valutare eventuali malocclusioni (molto comuni nell’infanzia) che, se diagnosticate in tempo, possono essere risolte con maggiore facilità rispetto all’età adulta.
In questa tappa della vita sono moltissimi i giovani che manifestano problemi alle gengive come gengivite o parodontite e le cause possono essere diverse:
Una corretta igiene orale e le visite periodiche dal dentista sono quindi fondamentali!
Più passa il tempo, più è necessario dedicare tempo all’igiene orale e alla prevenzione: infatti i denti - sebbene siano estremamente resistenti - si consumano come conseguenza della masticazione dei cibi, un processo irreversibile che “peggiora” con il passare degli anni.
In più durante l’età adulta possono comparire altri disturbi o patologie (come il diabete o i problemi cardiaci) che sono strettamente legati al benessere delle gengive; anche lo stress può causare fenomeni come il bruxismo che mettono a repentaglio la salute dei denti, senza dimenticare la carie è ancora uno delle principali cause della caduta dei denti in età adulta.
E’ sempre durante l’età adulta che i denti possono macchiarsi o ingiallirsi, per diversi motivi: alcuni sono fisiologici mentre altri esterni come il fumo di sigaretta, determinati farmaci o alimenti/bevande.
La terza età è un momento molto delicato per la salute di tutto l’organismo e anche per la salute della bocca.
Fino a qualche decennio fa era quasi scontato che le persone anziane perdessero progressivamente i denti fino ad aver bisogno di una protesi fissa o rimovibile (dentiera), mentre oggi la situazione è molto diversa.
Sono parecchie le persone oltre i 65 anni che conservano la loro dentatura naturale anche se molti anziani soffrono di patologie delle gengive legate a controlli periodici più discontinui (magari per uno stato di salute più precario si tende a uscire di meno per andare dal dentista) o di un’igiene orale meno efficace (causata anche dalla difficoltà di movimento per spazzolarsi i denti).
Eppure è importantissimo mantenere denti in salute nella terza età per continuare a parlare bene, seguire una dieta equilibrata e risposare in modo adeguato (secondo uno studio giapponese gli anziani con quasi tutti i denti riescono a dormire fino a 7 ore a notte contro le 4 ore di coloro che hanno meno di 10 denti).
E’ quindi importante nella terza età continuare a prendersi cura della propria igiene orale ma è ancora più importante ricordare che - se durante tutto il corso della nostra vita ci prendiamo cura dei nostri denti - avremo molte meno probabilità di manifestare problemi al cavo orale durante la vecchiaia!
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